Viene spesso citato anche con l'appellativo"Faber", datogli dall'amico
d'infanziaPaolo Villaggioin riferimento alla sua predilezione per i
pastelli dellaFaber-Castell. Tale soprannome godrà di una certa
popolarità presso il grande pubblico negli anni successivi alla morte
dell'artista.
In quasi 40 anni di attività artistica, De
André ha inciso tredicialbumin studio, più alcune canzoni pubblicate solo comesingolie poi riedite in varie antologie. Molti testi
delle sue canzoni raccontano storie diemarginati,ribelli,prostitutee sono state considerate da alcuni critici
come vere e propriepoesie, tanto da essere inserite in varieantologie scolastiche di letteratura.
La popolarità e l'alto livello artistico del
suo canzoniere hanno spinto alcune istituzioni a dedicargli vie, piazze,
parchi, biblioteche e scuole subito dopo la prematura scomparsa
La guerra di Piero
L’importanza di De André
« De André non è stato mai di
moda. E infatti la moda, effimera per definizione, passa. Le canzoni di Fabrizio restano » (Nicola Piovano)
Gli estimatori di
Fabrizio De André ammirano il coraggio morale e la coerenza artistica con cui
egli, nella società italiana deldopoguerra, scelse di sottolineare i tratti nobili ed
universali degli emarginati, affrancandoli dal "ghetto" degli indesiderabili e mettendo a
confronto la loro dolorosa realtà umana con la cattiva coscienza dei loro
accusatori.Il cammino di Fabrizio De André ebbe inizio
sulla pavimentazione sconnessa ed umida del carruggio diVia del Campo, prolungamento
della famosa Via Pré, strada proibita di giorno quanto frequentata la notte. È
in quel ghetto di umanità platealmente respinta e segretamente bramata che
avrebbero preso corpo le sue ispirazioni; di ghetto in ghetto, dalle prostitute
alle minoranze etniche, passando per diseredati, disertori, bombaroli ed
un'infinità d'altre figure. Nella sua antologia di vinti, dove l'essenza delle
persone conta più delle azioni e del loro passato, De André raggiunse risultati
poetici che oggi gli vengono ampiamente riconosciuti.
Via del Campo
SCRIVI DUE DOMANDE DA FARE AI COMPAGNI E SCRIVI TRE
RISPOSTE A SCELTA MULTIPLA. I COMPAGNI DEVONO SCEGLIERE LA RISPOSTA CORRETTA
1.
a.
b.
c.
2.
a.
b.
c.
MENTRE GUARDI E ASCOLTI. Cerchia
i verbi al passato remoto e sottolinea i verbi all’imperfetto.
Questa di Marinella
è la storia vera
che scivolò nel fiume a primavera
ma il vento che la vide così bella
dal fiume la portò sopra una stella
Sola senza il ricordo di un dolore
vivevi senza il sogno di un amore
ma un re senza corona e senza scorta
bussò tre volte un giorno alla tua porta
Bianco come la luna il suo cappello
come l'amore rosso il suo mantello
tu lo seguisti senza una ragione
come un ragazzo segue un aquilone
E c'era il sole e avevi gli occhi belli
lui ti baciò le labbra ed i capelli
c'era la luna e avevi gli occhi stanchi
lui pose le sue mani suoi tuoi fianchi
Furono baci e furono sorrisi
poi furono soltanto i fiordalisi
che videro con gli occhi delle stelle
fremere al vento e ai baci la tua pelle
Dicono poi che mentre ritornavi
nel fiume chissà come scivolavi
e lui che non ti volle creder morta
bussò cent'anni ancora alla tua porta
Questa è la tua canzone Marinella
che sei volata in cielo su una stella
e come tutte le più belle cose
vivesti solo un giorno, come le rose
E come tutte le più belle cose
vivesti solo un giorno, come le rose.
DOPO AVER GUARDATO E ASCOLTATO.
Discuti con i compagni in
classe
1.Qual è
l’argomento della canzone?
2.Come viene
descritto l’innamorato di Marinella?
3.Che genere
pensi sia questa canzone?
4.Scrivi con un
compagno due o tre versi di una canzone usando il passato remoto
La storia della canzone
Il celebre brano
trae ispirazione da un fatto di cronaca realmente accaduto nel 1953 e
precisamente il ritrovamento nel fiume Olona tra Rho e Milano del corpo
crivellato di colpi di una ballerina/prostituta, una certa Maria Boccuzzi.
Godiamoci un
momento storico e un tuffo nel passato e andiamo a Palazzo Pitti.
BREVE DESCRIZIONE
Palazzo Pitti,
che è stato anticamente la residenza dei granduchi di Toscana e in seguito dei
re d’Italia, ospita ora diverse importanti collezioni di dipinti e sculture,
oggetti d’arte, porcellane e una galleria del costume, oltre ad offrire un
ambiente storico magnificamente conservato, che si estende al giardino di
Boboli, uno tra i primi e più famosi giardini italiani.
LA STORIA
Il palazzo, situato sul colle di Boboli, fu
costruito nella seconda metà del Quattrocento da Luca Pitti, ricco mercante
fiorentino. Giorgio Vasari ne attribuisce il progetto a Filippo Brunelleschi,
ma tale attribuzione non ha trovato conferma nei documenti d'archivio, anche se
resta comunque la più accreditata.
Nel 1550 la proprietà, che comprendeva anche
altri edifici e numerosi poderi, fu acquistata da Eleonora di Toledo, sposa del
duca di Firenze Cosimo I de' Medici.
I Medici, divenuti ben presto granduchi di
Toscana, regnarono per circa due secoli. Durante questo periodo il palazzo fu
ingrandito fino a raggiungere quasi le dimensioni attuali e arricchito da
importanti cicli decorativi. Anche il giardino di Boboli fu ampliato con
l'acquisto dei terreni circostanti e ornato con grotte, fontane e statue che
suscitavano la meraviglia dei principi e degli ambasciatori stranieri.
Nel 1737, con l'estinzione della dinastia
medicea, il granducato fu assegnato ai Lorena; essi vi rimasero fino al 1859,
con un intermezzo di circa quindici anni (1799-1814) durante i quali anche la
Toscana fu soggetta al dominio napoleonico.
Dopo la partenza di Leopoldo II di Lorena
per l'esilio (27 aprile 1859), la Toscana fu annessa al Regno d'Italia. Durante
gli anni in cui Firenze fu capitale del nuovo Stato (1864-1869), palazzo Pitti
divenne reggia dei Savoia, che ne rinnovarono completamente l'arredo.
Nel 1919 fu decretato il passaggio di tutti
i beni della Corona allo Stato italiano; ebbe così termine, dopo quasi quattro
secoli, la funzione 'regale' di Pitti, destinato a divenire sede di molti fra i
più prestigiosi musei fiorentini.
ESERCIZIO: Scrivi tre affermazioni e i compagni
devono indicare se sono vere o false.
1.
2.
3.
A PALAZZO PITTI
RISPONDI ALLE DOMANDE IN MANIERA COMPLETA
1. Ti piacerebbe
vivere in un palazzo del genere? Sì o no e perché?
2. Immagina di
esser stato/a il re o la regina d'Italia. Come immagini sia stato vivere a
Palazzo Pitti? Come pensi sia stata la tua vita?
3. Scegli un
quadro/scultura della galleria d'arte moderna e rispondi alle domande.
a) chi è
l'autore?
b) in che anno è
stato dipinto/scolpita?
c) Descrivi il
dipinto o la scultura (fai anche una foto)
d) Perché l' hai
scelto/a?
e) Se tu fossi un
personaggio/oggetto/parte del paesaggio del quadro/della scultura, chi saresti
e perché?
f) Fatti ispirare dale opere d'arte che hai
intorno a te. Se tu fossi un pittore/ una pittrice o uno scultore/una
scultrice, cosa dipingeresti/scolpiresti e perché? Descrivi la tua opera
d'arte.
g) Siediti di
fronte ad un quadro, scultura. Immagina la storia che si nasconde dietro questo
quadro/scultura (del paesaggio/ dei protagonisti/ dell'autore) e raccontala
agli altri studenti. Usa il PASSATO PROSSIMO, IMPERFETTO e TRAPASSATO PROSSIMO.
LA STORIA DEVE ESSERE LUNGA! (Metti anche l’immagine del quadro nel blog)
lParco di Pinocchionon poteva sorgere che a Collodi, dove
l'antico villaggio è rimasto come secoli fa, una SERIE di case che finisce
vicino a Villa Garzoni e al suo scenografico Giardino, dove nacque la madre di
Carlo Lorenzini e lo scrittore trascorse l'infanzia presso inonni
Orzali. Il Parco non è il solito luogo di divertimenti,
ma la suggestiva,preziosa opera collettiva di grandi
artisti. Il divertimento che ne deriva è spontaneo e naturale,
grazie alla bellezza dell'arte e dell'ambiente. L'idea di complesso monumentale
fu, nel 1951, del Sindaco di Pescia, ilProfessor Rolando Anzilotti,
che costituì il comitato per il Monumento a Pinocchio ed invitò i maggiori
artisti a concorso.Ottantaquattro gli scultori che
risposero: vincitori ex aequo furonoEmilio
GrecoconPinocchio
e la FataeVenturino
Venturinicon laPiazzetta
dei Mosaici.Nel 1956
si inaugurarono il celebre gruppo bronzeo, che raffigura simbolicamente la
metamorfosi di Pinocchio, e gli straordinari mosaici con i principali episodi
delle Avventure, in uno spazio progettato da architettiRenato
Baldi e Lionello De Luigi.
Nel1963 venne l'Osteria del Gambero Rosso,
che ospita l'omonimo ristorante, opera diGiovanni Michelucci. Nel
1972 il Parco si ampliò con il Paese dei Balocchi, percorso fantastico
attraverso unj bosco con ventuno sculture in bronzo e acciaio e costruzioni,
che evocano l'intreccio delle Avventure.
IN TRENO Treni da e per Firenze
ogni 30 minuti. Per informazioni sugli orari dei treni per Pescia visitaTRENITALIA
e' tempo di elezioni politiche e vediamo chi vincera'.
Pensate...
1) quali sono i problemi che l'Italia deve affrontare in questo periodo?
2) quali sono i grandi gruppi politici in Italia?
3) la situazione italiana e' simile a quella del tuo Paese? Perche'?
Ecco due documentari censurati che riguardano la politica italiana
1) 2012: "Girlfriend in a Coma" dell'ex direttore di "The Economist", Bill Emmot, e della giornalista e regista italiana Annalisa Piras, collaboratrice della BBC. Ispirato alla canzone omonima del famoso gruppo degli Smiths, il documentario parla dell'Italia come di una donna amata ormai in coma e in pericolo di morte.
The Smiths, "Girlfriend in a Coma"
2) 2009: "Videocracy" di Erik Gandini che riguarda l'impero e il controllo mediatico durante il governo Berlusconi
Ecco i principali candidati e gruppi politici che si confrontano alle elezioni
Composizione
(300 parole, interlinea doppia, Times New Roman 12): “Sei uno scrittore/ una
scrittrice e devi scrivere un racconto ambientato in un ristorante e che parli della cucina
italiana”